lunedì 4 luglio 2011

2. NON VOLTARTI INDIETRO (I TRENTA)

Ciò che hanno dovuto affrontare inizialmente i trenta è stato il loro passato.
Esso riemergeva ogni volta e poneva al bivio di ricordare e subire i sentimenti che derivavano dai ricordi o scansarli e cercare di riassopirli, un pò come il pittore di Todo Modo e la sua attrazione per la trinità.
Il passato li ostacolava perché nulla influenza il presente come il passato, anche se si cerca di guardare al futuro.
Il passato riemergeva sin dal test di ingresso dove sgorgavano domande come "Che scuola hai fatto?" o "Con quanto sei uscito dagli esami di Stato?".
I trenta hanno dovuto fare i conti col proprio passato molte volte, anche in ambito affettivo quando s'iniziava una nuova relazione sia essa d'amore o d'amicizia e hanno dovuto combattere con i fantasmi del proprio passato.
I propri trascorsi erano infatti lì, pronti ad imbarazzarli ed influenzarli. I trenta hanno dovuto combattere contro se stessi prima che contro i nemici (parola relativa perché per chi credeva di essere il buono, i suoi nemici erano quelli che credevano a loro volta di essere i buoni) e contro il proprio destino avverso.
I trenta hanno dovuto operare una delle due scelte tra:
  • Decidere che ciò che è stato lasciato indietro nei meandri nel tempo non è più recuperabile e quindi non esiste più, se non all'interno della loro memoria e che quindi possono anche essere cancellati come oggetti immanenti se solo lo desiderano e si sforzano;
  • Decidere che il passato è qualcosa d'incancellabile e che la storia è fatta di corsi e ricorsi storici, quindi non solo i propri trascorsi influenzeranno il proprio presente, ma si ritroveranno a dover affrontare le stesse problematiche, ma almeno, saranno nemici di vecchia data.
In entrambi i casi i trenta capiranno tre cose:
  1. Il passato per quanto orribile, farà sempre parte della propria vita.
  2. Almeno una o più parti (e aspetti), saranno ricordate con nostalgia e rimpianto.
  3. Anche il presente che si preparano ad affrontare, con le sue avversità e cose belle, diverrà presto passato, pronto a sua volta ad essere affrontato con uno dei due metodi ed essere ricordato.
I trenta capiranno così che non bisogna voltarsi indietro, se non per valutare meglio la via da intraprendere innanzi a sé.

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