
Mi trovavo infatti con V (che ha dedicato già un articolo al fatto) sul pulman, quando vedendo dei poliziotti armati di manganelli e scudi correre per la strada, ho pensato al peggio, così sono sceso per documentare il fatto.
Gli indizi che trovavo per la strada non promettevano bene, ad esempio i bidoni della spazzatura rovesciati, ma ho scoperto che anche un indice può essere falso, o almeno ambiguo di significato.
Non c'era nessuna violenza infatti nella manifestazione, nessuna rabbia che ha segnato invece manifestazioni come a Roma o Catania, ma è proprio questo "niente" ad aver reso la manifestazione, paradossalmente, contenitore di "tutto", di troppe cose.
Premettendo che a scrivere questo articolo è un ex socialista, ma mai uno di destra, mi scuserete se sarò troppo duro con voi, cari manifestanti.
Si, forse all'interno di quella protesta c'era qualcuno che ha letto integralmente il decreto Gelmini e giustamente lo rifiuta e vuole manifestare pubblicamente la sua disapprovazione e si, c'era qualcuno che segue attivamente la politica nostrana e giustamente non approva la guida del governo attuale, ma c'era anche tanta ignoranza, tanta "figheria" e tanta omologazione.
Essere alternativi ormai è diventata una moda, c'era infatti tanta gente che seguiva il gregge solo per farsi notare. Guidare una protesta è diventata un'operazione di popolarità e ben si nota la pochezza degli argomenti di questi oratori, abili ad occupare aula magna e filol8 permanentemente ed invadere le aule dove si cerca di fare lezione, solo per recitare un discorsetto imparato a memoria e distribuire volantini che dicono le stesse cose da quando andavo alle superiori e riportano 16 volte la parola "sociale", diventata ormai l'abracadabra delle manifestazioni. Alla manifestazione non ci si copriva il volto per fomentare una rivolta, ma esclusivamente perché si sentiva freddo, non si marciava per creare disagio, ma solo per farsi una passeggiata, non si cercava di bloccare l'autostrada o il traffico, ma si andava semplicemente all'università, tranquillamente accompagnati dalla polizia.
Io dico, cari "manifestanti", che c'è una linea di confine tra una vera protesta e una passerella per salutare la mamma alla telecamera o mettersi in posa per assicurarsi di essere ritratti nella foto che andrà sui giornali.
C'è una linea sottile fra baciare e mangiare, una linea sottile tra star fermi e subire, c'è una linea sottile tra una scampagnata e un corteo e chi trasforma una protesta contro un decreto in un coro "lupi, lupi", mi sembra che stia dalla parte sbagliata della linea.
E tu, cosa pensi di fare? Da che parte vuoi stare?
Così parlò Bar18C
Nessun commento:
Posta un commento