venerdì 4 marzo 2011

CI VEDIAMO DA MARIO - 12

Il ritorno

È vero, è periodo d’esami, ma avendo visto assistito con le mani in mano al ritorno del Maneggio, mi son sentito punto nell’orgoglio e così ho deciso di interrompere ‘gli studi sulle sudate carte’ per sudare un po’ qui al Bar. Ma ciò che ha dato la spinta decisiva per questo intervento, è quello che ha scritto nello specifico il giornalista “in pectore”.

Si tenga stretto “Don Celani”, i remake e i peperoni, ma “IL CONTE DI FONDI – Onorato Gaetani” è roba mia. È dalla sua prima citazione al corso del Mitico Cozz che questo personaggio storico mi affascina: si tratta di un uomo che non ha esitato ad uccidere suo figlio (legittimo, al contrario di qualcuno che l’aveva bastardo) per aver infranto un sacro giuramento di lealtà. Una persona così, in un periodo di politici e deputati che si vendono per un mutuo da pagare, sembra davvero uscita da un romanzo: un mattonazzo in stile “I pilastri della terra”, che invece di narrare dell’Inghilterra del ‘200 parla della Napoli del 1400, narrando di protonotari che si alzano dagli scranni per far sedere figli bastardi. Un uomo che alla famiglia e alle sue tradizioni ci teneva: si chiamava Onorato III Gaetani conte di Fondi come suo padre Onorato II Gaetani conte di Fondi, che a sua volta si chiamava come suo nonno Onorato I Gaetani conte di Fondi.

Concludo questo mio breve intervento di ritorno con una precisazione: il personaggio di Onorato III Gaetani, protonotario e conte di Fondi, è ancora da assegnare, per cui la candidatura del Bar è ben accetta; tuttavia, e ci tengo a dirlo, il ruolo dell’anziano Alfonso il Magnanimo è pensato per il Mitico Cozz, in un cammeo che dovrebbe far impallidire quello di Marlon Brando nel video di Michael Jackson “You rock my world”.

Mario Ia5

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