giovedì 21 ottobre 2010

L'INIZIO DELLA FINE

Innanzi tutto vi do il benvenuto su questa nuova rubrica, che rubrica non è, nata per contrastare il lato satirico-umoristico con cui sono stati ormai etichettati i post di Bar18C. Dunque, con questa serie di articoli, mi auguro di smontare questo stereotipo, ma vi devo avvertire (e l'ho già fatto con l'immagine) che questa gamma di articoli sarà a volte, come volgarmente si dice, "senza né capa né cuda", per cui astenersi "impieghi tempo", critici e polemizzanti. Come disse Rino Gaetano:-Un ve regghe più! Alcuni troveranno piacevoli i miei articoli, altri non li leggeranno nemmeno perché preferiscono le "cose corte" e a buon intenditore...altri ancora invece, leggeranno e detesteranno questi miei (sfoghi?) pensieri. Questo articolo è per tutte queste persone, è stato scritto infatti per tutti e per nessuno, quindi se cogliete la citazione, non mi resta che preannunciarvi:così parlò Bar18C...

Come avete notato è iniziato il terzo anno. Partito in ritardo, desaturato di corsi, molestato con la solita disorganizzazione che contraddistingue il nostro corso di laurea e infine (nella notte di martedì) accontentato di un corso in più di quelli previsti: Storia Moderna... Con queste premesse l'anno marchiato Unical sembra simile a tutti gli altri, ma attenzione, è l'ultimo.
E' forse questo infatti che sfugge ad alcuni miei colleghi: questo è l'inizio della fine.
Questa è l'ultima possibilità per frequentare persone che abbiamo giudicato sin dal primo giorno, eppure non abbiamo mai veramente conosciuto. Questa è l'ultima occasione di rivolgere la parola alla persona con cui si trascorreva tutto il tempo assieme durante il primo anno, ora invece (esiliata?) tenuta a debita distanza. Questa è l'ultima change che abbiamo per capire che prima di pretendere qualcosa, bisogna provare a pensare a quello che diamo noi.
Questa è l'ultima chiamata per relazionarci in modo onesto col nostro vicino a cui abbiamo sempre elemosinato un sorriso finto. Questa è l'altra, sporca, ultima meta da conquistare.
Scusate se penso più al lato umano che a quello didattico, ma la mia intenzione è di fare breccia in alcune menti cupe e avverse che vogliono solamente "cacciarsi" questo ultimo anno, dimenticandosi del fattore umano che contraddistingue le relazioni sociali. Ne avevo già parlato ne "Il Cammino dell'Eroe" e qui lo ribadisco:-Care testine, senza voi non c'era nessun 18C, ma senza Tizio, Caio e Sempronio il 18C sarebbe esistito lo stesso a dispetto vostro che invece, non sareste stati voi.
L'ultimo anno è anche però iniziato all'insegna di "Alla ricerca del corso perduto" cosicché ognuno si è immedesimato Indiana Jones e affrontando i temibili tutor che popolano il quarto piano del cubo, ha cercato un'esame a scelta da inserire nel proprio piano di studi, assicurandosi che il corso iniziasse nel primo semestre, visto le numerose peripezie che i nostri eroi dovranno affrontare nel secondo semestre, destreggiandosi fra un numero spropositato di corsi.
L'ultimo anno è iniziato però anche didatticamente, fra la biblioteca che la dottoressa Stancati ci ha prescritto, le indicazioni semiotiche-culinarie di Gambarara e il figlio bastardo verso cui si accanisce tanto il prof. Cozzetto.
Amici, l'ultimo anno è iniziato, ma già sta finendo, perché il tempo corre e per quanto ci possiamo sforzare, arriva sempre prima di noi. Non possiamo quindi fare altro che correre appresso a lui, mirando i paesaggi e le persone che incontriamo lungo la strada per poi un giorno, ricordare piacevolmente questo periodo della nostra vita, perché questo sarà uno dei nostri viaggi più importanti. Qualcuno c'ha provato a viaggiare in prima, io penso che al terzo ci si riesce meglio, per cui buon viaggio, buon inizio della fine.

Così parlò Bar18C

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