
Come avete notato è iniziato il terzo anno. Partito in ritardo, desaturato di corsi, molestato con la solita disorganizzazione che contraddistingue il nostro corso di laurea e infine (nella notte di martedì) accontentato di un corso in più di quelli previsti: Storia Moderna... Con queste premesse l'anno marchiato Unical sembra simile a tutti gli altri, ma attenzione, è l'ultimo.
E' forse questo infatti che sfugge ad alcuni miei colleghi: questo è l'inizio della fine.
Questa è l'ultima possibilità per frequentare persone che abbiamo giudicato sin dal primo giorno, eppure non abbiamo mai veramente conosciuto. Questa è l'ultima occasione di rivolgere la parola alla persona con cui si trascorreva tutto il tempo assieme durante il primo anno, ora invece (esiliata?) tenuta a debita distanza. Questa è l'ultima change che abbiamo per capire che prima di pretendere qualcosa, bisogna provare a pensare a quello che diamo noi.
Questa è l'ultima chiamata per relazionarci in modo onesto col nostro vicino a cui abbiamo sempre elemosinato un sorriso finto. Questa è l'altra, sporca, ultima meta da conquistare.
Scusate se penso più al lato umano che a quello didattico, ma la mia intenzione è di fare breccia in alcune menti cupe e avverse che vogliono solamente "cacciarsi" questo ultimo anno, dimenticandosi del fattore umano che contraddistingue le relazioni sociali. Ne avevo già parlato ne "Il Cammino dell'Eroe" e qui lo ribadisco:-Care testine, senza voi non c'era nessun 18C, ma senza Tizio, Caio e Sempronio il 18C sarebbe esistito lo stesso a dispetto vostro che invece, non sareste stati voi.
L'ultimo anno è anche però iniziato all'insegna di "Alla ricerca del corso perduto" cosicché ognuno si è immedesimato Indiana Jones e affrontando i temibili tutor che popolano il quarto piano del cubo, ha cercato un'esame a scelta da inserire nel proprio piano di studi, assicurandosi che il corso iniziasse nel primo semestre, visto le numerose peripezie che i nostri eroi dovranno affrontare nel secondo semestre, destreggiandosi fra un numero spropositato di corsi.
L'ultimo anno è iniziato però anche didatticamente, fra la biblioteca che la dottoressa Stancati ci ha prescritto, le indicazioni semiotiche-culinarie di Gambarara e il figlio bastardo verso cui si accanisce tanto il prof. Cozzetto.
Amici, l'ultimo anno è iniziato, ma già sta finendo, perché il tempo corre e per quanto ci possiamo sforzare, arriva sempre prima di noi. Non possiamo quindi fare altro che correre appresso a lui, mirando i paesaggi e le persone che incontriamo lungo la strada per poi un giorno, ricordare piacevolmente questo periodo della nostra vita, perché questo sarà uno dei nostri viaggi più importanti. Qualcuno c'ha provato a viaggiare in prima, io penso che al terzo ci si riesce meglio, per cui buon viaggio, buon inizio della fine.
Così parlò Bar18C
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