venerdì 17 giugno 2011

UN NUOVO UOMO IN CARICA (DIMISSIONI)

"Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la
tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate"
Stephen King (da Le notti di Salem)

Salve lettori. Lo so...avevo detto che la precedente sarebbe stata l'ultima puntata di "Così parlò Bar18C", ma come dalla serie tv a cui s'ispira questa rubrica, è giusto concludere con un "mini-episodio" per svelare alcuni misteri rimasti irrisolti...
Vivendo nella società ho imparato una cosa...la società è come un letto di Procuste: un filo d'erba più basso degli altri deve essere allungato mentre nessun filo d'erba può mostrarsi più alto degli altri, in quel caso deve essere tagliato, ne va della "bellezza" del prato.
La società ha molti modi per "tagliare" e "allungare", ci sono dei maestri in questo, persone che, paradossalmente, hanno subito sulla loro pelle le brutalità della società in passato o da piccoli e ora ne sono i più grandi fautori (un po' come i vampiri che ammazzano gli altri vampiri), questi metodi sono:favoreggiamenti, invidie, sotterfugi, bugie, manipolazioni, mobbing, atti di bullismo ed emarginazioni.
Quando ti ritrovi in basso, senza neanche capire perché hai due scelte: fregartene e andare per la tua strada, la scelta più nobile, ma anche il cosiddetto "Errore di Adriano Meis" poiché in realtà non c'è nessun modo per giocare secondo le tue regole e contemporaneamente continuare a vivere nella società, in quel caso saresti un baro e chi ha visto "Eyes wide shut" sa a cosa va incontro... La seconda scelta è quella di giocare contro la società con le sue stesse armi (maschere, sorrisi falsi, manipolazioni), risalendo la china, difendendo i più deboli e rovesciando chi dall'alto ti aveva sempre gettato fango e sputi.
Intuirete quale è stata la mia scelta.
Sapete però una cosa? Non me ne compiaccio, è stata una cosa che mi ha privato di troppo tempo e mi ha stancato. E' stato un "gioco" troppo faticoso per poterlo fare ancora.
Penso (o mi illudo) che al di là del mare ci sia un posto migliore, un luogo dove una società ideale vive secondo valori etici. Vado verso quel posto gente, voi continuate pure a vivere come selvaggi su questo scoglio. Mi ricordate i personaggi de "Il signore delle mosche" e lì è finita male.
Se a qualcuno non piace il mio articolo non temete, è stato davvero l'ultimo. C'è un nuovo uomo in carica adesso. Io devo andare via, ci sono altri mondi oltre a questo e forse ci rincontreremo, un giorno, sul sentiero in fondo alla radura.

Per l'ultima volta: Così parlò Bar18C

Nessun commento:

Posta un commento