venerdì 8 aprile 2011

CI VEDIAMO DA MARIO - 16

Pitzinnos in sa gherra

Il titolo è preso in prestito dai Tazenda, un gruppo sardo come il prof tanto lecchinato dal “cinico”. Significa “bambini nella guerra”, dove la guerra è quella vera,quella dei grandi. Tuttavia, peggio ancora è quando sono i grandi a farsi una guerra da bambini.

«Maestra, m’ha chiamato cretino!» «Non ti parlo più» sono cose che stanno bene in bocca ai bambini, non agli adulti, che dovrebbero ben capire quando si vuole scherzare e quando si vuole offendere. Se io, come ho fatto adesso, dico scimmiottando al “cinico” che è il leccaculo del prof, dovrebbe essere chiaro che sto scherzando; peggio sarebbe se glielo dicessi in tono grave o dietro le spalle.

Siccome ultimamente pare d’essere nella “foresta dei pugnali volanti”, fra gente che s’offende, chi si dimette e chi si allontana, ho voglia di dire un paio di cose senza disconoscere le mie responsabilità:

Nel mio primo intervento in questo blog facevo l’elogio dell’ironia, associando all’intelligenza la capacità di capirla e ben interpretarla; ma dato che si vede sempre più spesso gente nervosa per canzonature mal interpretate potrei dedurre (potrei ma non voglio) che in questo cubo siamo una manicata di Teste di Quarzo.

Il sondaggio sull’Oscar è la dimostrazione più lampante (ma non l’unica): oltre il 70% dei votanti non vuole scherzare con se stessi, ed è quindi privo di ironia. Mo’ sulla base di esperienze mie personali (visto che va di moda l'autocelebrazione), vi dico questo: se

  • foste tornati a casa da scuola perché qualcuno v’ha spinto in una pozzanghera per passare il tempo;
  • v’avessero lanciato in testa un appendiabiti;
  • v’avessero acceso addosso uno Zippo;
  • foste tornati un giorno a casa col sangue in faccia perché tre persone v’hanno picchiato senza alcun motivo all’uscita di scuola,

forse, e dico forse, avreste un modo diverso di approcciarvi agli scherzi, e forse, dico forse, capireste che il prendersi per il culo faccia a faccia è un modo per stare insieme. Non molti anni fa, io avrei quasi ringraziato se ci si fosse fermati a questo. Invece, a veder ragazzi prossimi alla laurea dare importanza a cose da bimbi e litigare come questi, mi giran un po' le balle.

Mario Ia5

8 commenti:

  1. Io personalmente mi inchino per quanto può la mia schiena nel ringraziare Mario Iaquinta per averci dato, spero a molti, una lezione. In queste righe ho letto e forse intuito molto. Mario ha fatto un discorso che è quello di un padre che prende i figli e li cazzia per il quieto vivere.
    Personalmente chiedo scusa, per la situazione, solo a Mario Iaquinta anche solo x avergli ricordato per un secondo qualche flashback indesiderato.
    Avercene di gente alla Liedholm come te !

    Ps. non è questione di ironia, ma è come viene applicata l'ironia.

    Non esagero, ma leggendo le tue righe ho avuto una lezione di vita, che da tanto mi mancava.

    Chapeau

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  2. Massimo, l'articolo di Mario è riferito a te..

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  3. ma solo al 70% c'è anche un 30% di cinismo

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  4. Chiariamo: il mio articolo nasce dopo aver letto quello di Maneggio, perché alcune cose non m'erano piaciute (e gliel'ho detto in faccia); da questo sono nate alcune considerazioni che sono riferite un po' a tutti gli attori di questa vicenda.
    Il senso di fondo non è quello, come qualcuno credo stia già pensando, di gareggiare a chi ha avuto la vita più schifosa, ma quello di trasmettere un punto che ritengo fondamentale: se ci canzoniamo l'uno davanti all'altro è ovvio che lo facciamo senza volontà di offendere, ma soprattutto se paragoniamo questi scherzi ad altri (come quelli che io ho subito, per esempio, anche se non sarò di certo l'unico), capiamo che stiamo avvelenando gli animi per cazzatine.
    Spero di essere stato chiaro.

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  5. Io avevo scritto un commento di 1000 parole, ma purtroppo si è cancellato.
    Ora cerco di fare un sunto.
    1- Massimo non vuole più che si scherzi? Potrebbe aver ragione, magari ciò intacca la sua sensibilità. Ci sta dire "ragazzi potete evitare? A me non va più di scherzare!" E' un po quello che Massimo ha fatto con me, parlandomi in privato. Pensavo che quel conciliabolo avesse risolto le cose, e invece...
    Invece mi trovo un articolo in cui non si danno dimissioni, non si chiede la fine delle ostilità, ma un articolo biografia, che celebra Massimo, come l'uomo che ha lottato e via dicendo.. Massimo, secondo te tutti hanno avuto la vita facile? Quindi ti dico da amico ( anche se forse per te non sono tale ), il tuo articolo è stato accolto in modo pessimo da tutti, e non perchè è polemico e via dicendo, ma perchè tutti avranno pensato: "ma chi ti credi di essere?".
    Massimo ora ti si presenta un bivio:
    1- Ti alieni e righi dritto fino alla laurea
    2- "Torni" con noi, quella banda di buontemponi, ridi, scherzi e via dicendo, in modo di finire questo viaggio con il sorriso sulla bocca..
    Per il resto.. "Ognuno pensi per se"

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  6. Il primo punto 1. è rimasto solo... quindi fate finta che quel numero non ci sia..

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  7. L'atteggiamento di Mario di venerdì è stato quello giusto ed è stato anche un bene che l'abbia fatto. E se mi dava uno sbendulo gli dicevo pure grazie.

    Sandro, noi due abbiamo chiarito e là è finita la gazzarra. Non era neanche riferita a te la sfuriata di 2 giorni fa.

    Io mi sono sentito offeso dopo che una certa persona abbia schernito anche sul fatto della "fogna" (ricorderanno tutti, avevo accennato sul sito). Siccome in quell'argomento è stata colpita la mia famiglia da stronzi locali ecco non è stato bello ricordarmi un episodio che ho cancellato e rimosso dopo molto tempo. In quella settimana di polemiche locali non ho ricevuto di certo l'appoggio di qualcuno, anzi di nessuno...

    Conoscendo altri che si sono sentiti colpire nel profondo per una virgolo su un pezzo, in caso contrario qualcuno avrebbe mosso la Cia.

    Tornando a noi, potrei anche aver esagerato, ma di certo non dimentico che su questo sito ho avuto più fango che gloria, quando, al contempo, ho dovuto difendere anche l'indifendibile in nome dei buoni rapporti (posso fare l'esempio, ma sorvolo almeno per ora).

    Quindi per cortesia...quando mi si tocca la famiglia e il lavoro (la mia seconda famiglia) io divento una bestia. Avrò esagerato, ma sbagliare è umano. Sembrerà strano ma non volevo fare un elogio alla mia persona, la cosa è sfuggita un pò di mano, tutto qua. Spero in un minimo di comprensione, quella che altri, in privato, mi hanno già data.

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