giovedì 20 gennaio 2011

IL PREZZO DELLA VITA

Questa settimana ho deciso di scrivere questo resoconto, frutto di alcune riflessioni casuali con alcuni miei compagni. Ne viene fuori questo articolo che non vuole essere una lettera di protesta contro le tasse universitarie, ma una denuncia verso i negozianti, commercianti e istituzioni che, attorno alla vita universitaria, fanno la bella vita grazie ai portafogli degli studenti.
Stilerò dunque una classifica dei più "mangia pane a tradimento" che si trovano a Cosenza.
N.7=PALESTRE: Tutte le palestre che si trovano nel territorio universitario da Quattromiglia a Commenda, da Rogers a Città 2000, non prevedono un tesserino a timbro. Per intenderci, un tesserino che, pagando una certa quota (di solito 30 euro), ti permettere di recarti in palestra indifferentemente dal giorno o dal mese e di farti "timbrare" uno spazio sul tesserino. Questo tesserino sarebbe utilissimo per gli studenti che, non restando tutta la settimana all'università, potrebbero andare in palestra nel tempo libero. Le palestre di Cosenza però non prevedono questa forma di pagamento e costringono lo studente a pagare in media 8 euro per una singola volta o l'intero prezzo di 45 euro che equivale ad un mese.
N.6=SUPERMERCATI: I prezzi dei supermercati attorno all'università sono del 20% più alti di qualsiasi altro super market presente nella città di Cosenza.
N.5= CAMPI DI CALCIO: Levatevi dalla testa che una partita dura 90 minuti! A Cosenza si paga in media 5 euro per un'ora di gioco. Ciò permette ai padroni del campo di affittare più volte il campo in una giornata e guadagnare di più. Tutto questo senza alcun tipo di assicurazione, ricordiamolo. Nelle altre città si paga in media 3.50 per un'ora e mezza di gioco invece.
n.4=CONSORZIO AUTOLINEE: Da quest'anno sono aumentati anche i biglietti del pullman! Già, perché non bastava che limitassero le modalità di tipo d'acquisto del biglietto a quello di un'ora e mezza (1 euro), o giornaliero (2 euro), costringendoti quindi a comprare quest'ultimo visto che nessuno va all'Università o da qualche altra parte, certo di tornare in meno di due ore, ma il consorzio autolinee si è invitato anche la difficile reperibilità dell'abbonamento.
Gli abbonamenti mensili che convengono (18 euro), vengono stampati in piccole quantità così che solo il 60% di quelli che il mese precedente avevano comprato l'abbonamento mensile, riescono a comprarselo anche il mese successivo. Tutto ciò è fatto per costringere gli studenti a spendere almeno 2 euro al giorno, visto che anche i biglietti da un euro scarseggiano.
N.3=LOCALI: Nonostante l'unica vera discoteca si trovi a Cosenza, i locali che non possiedono nessuna pista da ballo, ma solo alcuni tavoli e un atrio, propinano ai loro giovani clienti prezzi assurdi su cocktail (media 5 euro) e l'invenzione del prezzo sul coperto (1 euro a persona).
N.2=COPISTERIE:Credi che quando ti lauri ne gioiscono i tuoi genitori o amici?Ti sbagli, rendi più felice le copisterie che ti vendono una rilegatura tesi da 30 ai 35 euro contro i 18-22 delle copisterie fuori Cosenza.
N.1=AGENZIE E PADRONI DI CASA: E si, sono loro sulla vetta. Loro, capaci di mandarti all'agghiaccio, col rumore del treno che passa la notte o i muri colmi di muffa per la modica cifra di 1100 euro (la media dell'affitto mensile di tutto l'appartamento nella zona universitaria). Come se non si fidassero di te poi, ti chiedono, non una, non due, ma tre mensilità d'affitto anticipato che di solito si tengono inventandosi delle spese extra o accusandoti di aver rotto mobili. Se si tratta di un'agenzia poi, una mensilità se la trattengono sempre. Ora vi invito a fare un calcolo...se nel centro di Milano la media di un affitto è di 1350 euro, col Duomo da ammirare ogni mattina, quanto credete che sia gonfiato l'affitto di un appartamento con vista sui binari di Castiglione o sul McDonald's del centro commerciale?
Questo è il prezzo della vita di uno studente universitario senza tenere conto di tasse universitarie, bollette, condomini, cibo, libri, marche da bollo e cancelleria. E poi si chiedono del perché sempre meno studenti continuano gli studi...

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