venerdì 26 novembre 2010

RACCONTO DI DUE CITTA'

Un racconto: l'università. Due città: Comunicazione e Dams. Due città così vicine eppure così lontane, le due facce della stessa medaglia...
Stavolta ad ispirarmi è stato il video dell'intervista doppia delle due frazioni, costretti a coesistere nello stesso corso. Una convivenza, a volte, messa a dura prova.
Ho analizzato però, i motivi della diatriba tra i due corsi e vorrei discuterne alcuni in questo articolo. La città di Comunicazione dice:-Siamo stati costretti a studiare le materie del Dams di cui non ce ne frega niente e adesso le persone, pensano che il nostro corso sia stupido dato che siamo col Dams. La città di Dams dice:-Siamo stati costretti a studiare molta Filosofia e le materie di Comunicazione non ci interessano.
Io adesso, non sono qui a dire "se non riusciamo a vivere insieme, allora moriremo da soli", è stato già detto e superato (per quelli che mi conoscono è quasi una bestemmia).
Ora sono qui invece, a dire che ci dobbiamo unire, ma l'unione dovrebbe essere gestita in modo diverso. Inanzi tutto, le matricole devono poter decidere da che parte stare già dall'iscrizione, in modo tale da trovarsi massimo una o due materie obbligatorie provenienti dalla frazione opposta.
Le altre materie della parte contraria dovrebbero essere messe fra quelle a scelta.
Comunicazione e Dams dovrebbero condividere alcuni laboratori di vario genere, ad esempio qualcuno artistico e qualcuno di scrittura creativa. In modo tale da fomentare il confronto "buono" fra i due corsi, così da poter rendere fluido lo scambio di idee e opinioni tra le due parti.
Punto ultimo, solo nel terzo anno, i due corsi, dovrebbero specializzarsi in una determinata direzione così che quelli di Comunicazione si laureano in "Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza" e quelli del Dams in "DAMS". Il confronto buono deve però essere incrementato anche al terzo anno con cineforum, seminari e altre attività da fare insieme e da cui ricavare i crediti a scelta invece di metterci degli esami provenienti da altre facoltà.
Questa è la mia idea, molto probabilmente resterà solo un'idea, ma voglio sottolineare il fatto che il pensiero di unire i due corsi non è malvagia, ma andrebbe costruita meglio.
Comunicazione e Dams non devono infine, essere spinti vero l'inimicizia, ma unirsi contro l'ignoranza generale ("paradossalmente" proveniente da ingegneria o economia) per restituire quel fascino, quella buona nominata e quel rispetto di cui il nostro corso è stato privato da ormai troppo tempo. Comunicanti e damsisti di tutto il mondo uniamoci!

Così parlò Bar18C

5 commenti:

  1. Sinceramente l'unione dei corsi l'ho trovata fin dall'inizio un'idea orribile e quando mi ero iscritto non sapevo dell'unione dei 2 corsi, ma andando avanti i miei dubbi si sono confermati. La tua idea di seminari, stage, laboratori e altre attività va benissimo, ma andrebbe riorganizzato l'intero corso interclasse per non dire che sarebbe preferibile tornare alla scissione dei 2 corsi, in quanto e questo è un mio pensiero in questo modo hanno "ucciso" il DAMS, perché non si può pretendere che un ragazzo si iscriva ad un corso che dovrebbe essere di DAMS per poi scoprire che ci sono solo 3 materie specifiche per l'indirizzo che aveva scelto (Musica, Cinema e Teatro).
    Il corso interclasse lascia il tempo che trova, per quelli del DAMS specialmente credo sia stato una profonda delusione, almeno per me è stato così. Una delusione così profonda che più volte ho pensato al ritiro, in quanto sinceramente una laurea dopo questo percorso formativo la trovo inutile. Per fare un esempio un mio ex compagno di liceo, che studia dams musica a roma, l'anno scorso ha fatto già più esami specifici di cinema rispetto a me. A livello personale ripeto è una sconfitta, in quanto non si salva un corso di laurea all'ultimo anno con 3 materie di cinema, per arrivare a un totale di 5 che sono il massimo possibili. Anche perché ad esempio uno che voleva fare musica o teatro si trova dopo 3 anni solo 3 esami specifici. Ripeto è stato molto deludente.
    La cosa di unirci ecc non mi tocca, cioè io non ne risento della presunta guerra tra le "2 Città", ognuno ha i suoi pregiudizi.

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  2. Condivido in toto quello che dice Gosazer....figuratevi cm rode il culo a me...24 esami e ZERO e dico ZERO materie che abbiano qualcosa a che fare con la Stampa. E dire che sempre scienze della comunicazione è....
    Sul dualismo, qualcuno l'ha affrontata come l'Apartheid del Sudafrica, ma alla fine le vere persone e le amicizie sono nate maggiormente tra elementi dell'uno e dell'altro corso insieme.
    Ps ho visto le nuove generazioni, i nostri eredi...ma noi eravamo così rimbambiti 2 anni fa?

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  3. Credo che la maggior parte degli iscritti dell'2008 condividano questa visione negativa del corso interclasse, che un professore definì come una sfida. Beh quella sfida è stata persa completamente, quindi sarebbe bello tornare ai vecchi corsi separati, così uno fa 3 anni di materie tutte specifiche e ha una vasta scelta e almeno esce con una laurea seria si, ma soprattutto con delle conoscenze con cui potrà competere con i giovani al di fuori della calabria. Sinceramente credo che io, ma per dire uno che esce dal DAMS qui in generale, non può certo competere con uno che ha fatto il DAMS a Roma o Bologna o da qualunque altra parte. E questo vale naturalmente per tutti quelli che credevano di fare giornalismo o cose simili qui.

    P.S. Eredi non considero nessuno, perché non c'è nessuno come Gosazer, ma questo vale pure per te Massimo, V, Bar, Mario ecc
    Comunque le nuove generazioni, lasciando stare il mio giudizio personale su di loro che in parte si sa già a prescindere, sono più fortunate, perché so che hanno aumentato le materie quindi magari qualcosa in più rispetto a noi la faranno sicuramente.

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  4. Infatti io volevo dire di fare 2 corsi separati con, da ambedue le parti, materie specifiche e massimo solo una o due obbligatorie dell'altra parte. Tutte le altre fra le materie a scelta.
    E seminare "l'unione" con cineforum, laboratori e seminari.

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  5. Ma la questione giornalismo è particolare...è basata più sul campo che sul libro...cmq di Gosazer non ce ne saranno...ma neanche di tanti altri personaggi che starnutiscono o ti abbracciano

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